Un tweet dei giorni scorsi ha lasciato tutti senza parole. A quanto pare qualcuno aveva previsto con estrema precisione ed esattezza che ci sarebbero stati movimenti tellurici in Siria e Turchia.
Scopriamo che cosa è successo e se oggi è davvero possibile prevedere i terremoti.
Terremoti, è possibile prevederli? Tante volte ci si è fatti questa domanda nel corso degli anni. Soprattutto negli ultimi giorni, a seguito al terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito Turchia e Siria spesso è capitato di domandarsi con ancora più frequenza se sia possibile sapere delle scosse della terra prima che si verifichino.
A quanto pare dalla scienza e dagli esperti che studiano i fenomeni sismici arriva la risposta alla domanda che da tanti anni affligge i cittadini e i capi di governo delle zone a più alto rischio di scosse, deputati a garantire la sicurezza del Paese.
Terremoti, la verità sulle scosse che hanno colpito Siria e Turchia
Ci si chiede spesso se le scosse telluriche del pianeta possano essere previste, e un utente di Twitter aveva previsto a quanto pare la scossa che ha colpito Turchia e Siria già nei giorni precedenti. Questa almeno è l’ipotesi che è stata fatta leggendo questo cinguettio che risale al 3 febbraio 2023 e che è stato riportato anche da tg24.sky.it, con scritto: “Presto o tardi ci sarà un terremoto di magnitudo intorno a 7.5 nella regione Centro Sud Turchia Giordania Siria e Libano”.
Come avrete saputo il terremoto in questione ha avuto epicentro a circa 25 chilometri di profondità proprio in quella provincia e ha avuto magnitudo 7.8. Dunque si sono riaccesi i riflettori su questa annosa questione e sull’ipotesi che i terremoti siano davvero prevedibili.
Andiamo dunque ad approfondire il parere degli esperti, per capire una volta e per sempre se le scosse sismiche della terra possono essere previste con largo anticipo per limitare i danni a cose e persone. Scopriamo se è possibile o meno prevedere i terremoti.
A quanto pare dalla scienza e dagli esperti che studiano i fenomeni sismici arriva la risposta alla domanda che da tanti anni affligge i cittadini e i capi di governo delle zone a più alto rischio di scosse, deputati a garantire la sicurezza del Paese.
La dichiarazione del presidente l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
A seguito del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito Turchia e Siria si è espresso il presidente dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carlo Dogloni, e ha detto a chiare lettere che purtroppo è impossibile per il momento fare previsioni a lungo termine. Al Tg24 l’esperto geologo ha dichiarato: “Ancora non siamo in grado di vedere di prevedere i terremoti. Purtroppo queste immagini drammatiche e terribili ci ricordano che è fondamentale essere coscienti che il terremoto ci può essere e che quindi dobbiamo costruire in maniera antisismica.”
La prevenzione dunque a quanto pare si conferma l’unico strumento utile a contrastare i danni dovuti alle scosse sismiche della terra semplicemente mettendosi al riparo da questi bruschi movimenti che vengono dal nucleo del pianeta, e poi ha aggiunto: “Se anche un giorno arriveremo a prevederli la cosa più importante sarà tra avere delle case sicure”.
L’impossibilità dichiarata di prevedere i terremoti nonostante il tweet ‘sospetto’
Dunque viene ribadita l’impossibilità allo stato attuale di prevedere i terremoti e anche il Dipartimento della Protezione Civile italiano ha spiegato che purtroppo la scienza non è arrivata fino a questo punto, perché gli unici calcoli che si possono fare sul lungo periodo sono di tipo statistico.
Questo vuol dire che conoscendo il reale il rischio sismico di una particolare zona del territorio e la ricorrenza delle scosse, si vanno a studiare gli eventuali movimenti futuri. Non si può sapere il momento esatto in cui si avrà la scossa.