Lapo Elkann torna ad essere uno dei protagonisti discussi della cronaca, dato che il nipote di Agnelli ha deciso di rompere il silenzio e parlare dell’immenso dolore e della rabbia relativa ad una scomparsa arrivata all’improvviso… una persona amata scomparsa a soli 33 anni.
In questo anni, Lapo Elkann è sempre stato protagonista dell’attenzione dei media e anche dei magazine di cronaca rosa, il tutto fin quando nella sua vita non è arrivata la moglie Joanna Lemos, per la quale ha anche deciso di lasciare l’Italia.
Oggi, infatti, troviamo Lapo Elkann, nipote di Giovanni Agnelli, impegnato a ricostruire una nuova vita in Portogallo dove ha anche avviato la Fondazione Laps, impegnata a dar sostegno ai bambini che vivono una situazione delicata, oltre che alle persone fragili in senso ampio.
Nel mirino dell’attenzione dei media, però, in queste ore troviamo ancora una volto Lapo Elkann che ha rilasciato una lunghissima intervista a Walter Veltroni, pubblicata nel settimanale Oggi.
L’immenso dolore per Lapo Elkann
A tenere banco nel mondo del web in queste ore troviamo la pubblicazione dell’intervista che Lapo Elkann ha realizzato con Walter Veltroni, parlando a cuore aperto della sua vita e anche dei ricordi che lo legano alla famiglia Angelli, dal rapporto con il nonno a due lutti che lo hanno segnato nel profondo.
Infatti, inevitabilmente, l’intervista a cui facciamo riferimento ha fatto da sfondo anche al ricordo dei giorni difficili che Elkann ha trascorso nel momento in cui è venuto a mancare il caro cugino Giovannino Agnelli, figlio di Umberto Agnelli e che il nonno del Lapo ammirava così tanto da promuoverlo presidente Piaggio a soli 29 anni.
Una carriera dirigenziale eccezionale, costellata da un matrimonio importante e la nascita della figlia Asia a settembre del 1997. Eppure, proprio quando la vita di Giovannino era all’apice della carriera e della vita, un tumore l’ha strappato all’amore dei cari troppo presto, deceduto a soli 33 anni.
A ricordare Giovannino, è stato lo stesso Elkann che su di lui ha dichiarato: “Quella nomina gli costò molto dolore, perché sapeva che forse suo padre Umberto avrebbe meritato quel posto. Ma il nonno scelse lui. Giovanni aveva carisma, una dote unica, e una capacità di inclusione tipica della nostra famiglia. Era un vero Agnelli”.
Rabbia e dolore per Lapo Elkann
L’intervista sopracitata, dunque, è stata per Lapo Elkann un viaggio nei ricordi, anche i più terribili contenuti nel suo cuore come la morte di Giovannino Agnelli nel 97′ e quella dello zio Edoardo nel 2000.
Elkann, infatti, non ha nascosto nemmeno il profondo dolore provato nel momento in cui lo zio Edoardo ha deciso di togliersi la vita, lasciando un profondo vuoto in lui, costellato da problematiche che anche lui in seguito ha conosciuto in prima persona: “Edoardo aveva problemi con le sostanze, come li ho avuti io. Oggi nel mondo anglosassone tante persone di successo non fanno mistero di curarsi dalle diverse forme di dipendenza: droga, alcol, cibo, gioco. Io ho avuto la possibilità di combattere i demoni che avevo dentro e di uscirne fuori”. Infine: “Edoardo non ha potuto, 25 anni fa il disagio non aveva cittadinanza… Penso, è solo una mia opinione, che io per primo e tutta la nostra famiglia avremmo dovuto fare di più, stargli più vicino”.