Il Paradiso delle Signore negli anni è diventato un vero e proprio “caso” oggetti di commenti e all’apice del successo… eppure, sulla serie televisiva pesa una grave accusa relativa alla sua storia definita quasi un falso.
La prima cosa da dire su Il Paradiso delle Signore è che si tratta di una serie ispirata al romanzo L’estate delle Veneri dello scrittore Émile Zola ambientato a Parigi e non in Italia, ma la produzione della Rai per ammortizzare i costi decise di rivedere la storia e fare in modo che Milano fosse la città delle grandi occasione e di un mondo che cambiava giorno dopo giorno.
La storia de Il Paradiso delle Signore comincia con la bellissima Teresa, arrivata a Milano dagli zii nel tentativo di ricostruire una nuova vita fuggendo dalla Sicilia e da un matrimonio che non desiderava più dopo i vari tradimenti subito, qui dove incontra Pietro Mori ma anche Vittorio Conti, diventato poi il punto fermo della serie televisiva.
Fin dall’avvio della prima stagione sono state davvero numerose le storie raccontate, come quella di Anna Imbriani, ad esempio, tornata poi a Il Paradiso delle Signore che n un certo qual modo le ha anche permesso di ritrovare il suo amatissimo Quinto. Allo stesso modo, inoltre, possiamo anche parlar di Roberto Landi che cerca di vivere serenamente la sua e storia d’amore con Mauro, rischiando ogni giorno il carcere se solo venissero scoperti dalle forze dell’ordine.
In questo quadro complesso, inoltre, rientrano anche Gloria costretta a fuggire per aver scelto se salvare la vita di una donna durante il parto o quella del figlio che, ancora oggi, è sposata insieme ad Ezio Colombo non riuscendo ad ottenere l’annullamento delle nozze, dato che il divorzio in Italia non era ancora ammesso. Il tutto mentre l’uomo rischia una denuncia di concubinato perché convivente con la compagna Veronica.
Come possiamo ben notare, anche in relazione alla richiesta di Marta fatta a Vittorio in relazione all’annullamento delle loro nozze, i fatti raccontato da Il Paradiso delle Signore cerca di tenere conto di quelli che sono stati gli eventi che hanno segnato la storia mondiale, come ad esempio la morte di Kennedy, ma anche delle leggi che ostacolavano ciò che per molti oggi sembra normale, come nel caso appunto del divorzio.
Eppure non la pensa così un lettore del magazine Nuovo TV, che in una lettera ad Alessandro Cecchi Paone afferma di non rivedere nella serie la Milano degli anni 60′ che aveva vissuto in prima persona, facendo riferimento ad una consecutio temporum non del tutto esatta e coerente con la realtà.
In un certo qual modo, il lettore che ha scritto ad Alessandro Cecchi Paone ha fatto riferimento ad un possibile fake della storia de Il Paradiso delle Signore, quasi come se gli autori avessero peccato in eccesso dell’effetto “romanzo”.
Il giornalista, in questo caso, rispondendo alla lettere ricevuta alla redazione di Nuovo TV, ha rilasciato la sua analisi fatta a Il Paradiso delle Signore:
“Guardi che quelli descritti nella soap di Raiuno erano anni effervescenti, di un’Italia da poco rinata in pieno rilancio economico, ma anche del costume. Oltretutto, lo spostamento di secolo consente una ricostruzione pregevole di arredamenti e abiti ormai entrati nei cataloghi del modernariato e del design, come si trovavano solo nei musei. Insomma, trovo che Il Paradiso delle Signore sia una bella fiction, nient’affatto distante dalla realtà di quegli anni. Da sempre amore e passione animano il bellissimo momento in cui viviamo: nei secoli è solo cambiato il modo di esprimerli”