Abbiamo conosciuto Andrea Bocelli quando la cecità era già parte della sua vita, ma non è stato sempre così: quale malattia ha avuto?
Laureatosi in Giurisprudenza, dopo un anno come assistente in uno studio legale, Andrea Bocelli ha deciso di cambiare vita e dedicarsi interamente al canto lirico. Una scelta che, con il senno di poi, è stata corretta, visto che oggi è il tenore più conosciuto e apprezzato non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Non c’è dubbio che il successo ottenuto in questi anni di carriera nel mondo dello spettacolo sia frutto del suo immenso talento. Ma come in tutto nella vita c’è bisogno anche di un pizzico di fortuna, che può configurarsi semplicemente nell’incontro di quella persona che crede nel tuo talento e che riesce a valorizzarlo al massimo.
Andrea è un uomo che non dimentica chi lo ha aiutato e che è sensibile alle tematiche sociali, specialmente a quelle relative alle differenze economiche e alle discriminazioni che queste creano nella società. Per questa ragione ha deciso qualche anno fa di aprire una fondazione benefica il cui obbiettivo è proprio quello di abbattere le differenze sociali, offrire a tutti le medesime possibilità ed evitare che il talento sia schiacciato dalla sfortuna.
Andrea Bocelli, com’è diventato cieco il cantante lirico?
La vita è fatta di scelte giuste e sbagliate, bivi nei quali si è chiamati a prendere una decisione che potrebbe cambiare la tua esistenza, ma anche di eventi che non possono essere controllati e che te la condizionano senza che tu possa avere alcuna voce in capitolo. Anche questo sa benissimo Andrea Bocelli, il quale già dall’età di 12 anni ha dovuto convivere con una totale cecità.
In tutti questi anni sono state tante le persone che si sono chiesti se Andrea Bocelli fosse nato già con problemi di vista o se durante la sua giovinezza fosse stato colpito da una malattia che ha causato alla lunga questa condizione.
I problemi di vista del cantante lirico sono cominciati sin da quando è nato a causa di un glaucoma congenito che lo ha reso ipovedente. Nonostante le difficoltà visive, Bocelli era un bambino vivace e voglioso di integrarsi con gli altri. Quando era piccolo amava giocare a calcio, ma proprio quella sua passione gli è costata la vita: una pallonata ricevuta durante una partita con i compagni di scuola gli ha fatto perdere la vita anche dall’occhio destro, l’unico con il quale riusciva a distinguere la luce e i colori.
A svelarlo è stato lo stesso Bocelli in un’intervista concessa al settimanale ‘Gente‘ nel 2010: ” Sono sempre stato vivace e incontenibile. Da ragazzino amavo giocare a calcio e un giorno, durante una partita, una pallonata mi colpì proprio sull’occhio destro, l’unico dal quale riuscivo a scorgere la luce e i colori. Tentarono di curarmi attraverso varie operazioni, anche con l’applicazione di sanguisughe, ma non servì”.
