Elisabetta Canalis continua a deliziare i propri fan con scatti che ne mettono in mostra la scultorea magnificenza fisica.
Decantare le lodi di Elisabetta Canalis è diventato ormai esercizio di retorica, un po’ come succede con tutte le donne e gli uomini dello spettacolo la cui bellezza è unanimemente riconosciuta e apprezzata. Si potrebbe dire, insomma, che la bellezza di questi “Semi-dei” non faccia più notizie e che non fa più notizia nemmeno il fatto che sulle pagine Instagram questi “ostentino” la propria magnificenza estetica.
Tuttavia la società attuale vive di esteriorità e immagine, anche le persone non famose pubblicano continuamente foto che mettono in mostra questa reale o presunta perfezione estetica. Non solo, questi scatti, di vip o non vip, generano sempre e comunque attenzione da parte degli utenti social, pronti a commentare puntualmente sotto ogni nuovo post.
Le tendenze che si sono delineate chiaramente in questi anni nei commenti sono due: chi idolatra l’esteriorità del vip di turno e chi invece segue esclusivamente per gettare fango ed insultare l’influencer che sulla propria bellezza costruisce non solo la sua immagine pubblica, ma anche la propria professione.
Il culto più che la cultura dell’estetica è ciò che si vive in larghe fette della società moderna. Un fenomeno che è dipendente e figlio dell’esplosione dei social network e che in un certo senso è ormai una caratteristica intrinseca dei nostri tempi. Pare dunque inutile lamentarsene accettando di farne parte, ma si può sempre scegliere di non farne parte, pur accettando di essere all’interno dei social.
Elisabetta Canalis, il caffé della discordia: la foto hot è divisiva
Come accennato sopra, il fatto che sotto un post di una diva bellissima e seminuda ci siano due correnti di pensiero non è una novità e anche questo non fa più notizia. I Vip e anche gli aspiranti influencer imparano a convivere con gli hater e dopo averci fatto il callo non li considerano nemmeno.
Questo non significa che sia un fenomeno da non criticare e condannare, o che sia giusto farlo, ma semplicemente che dopo un po’ chi vive di questo riesce ad ignorare le critiche, comprendendo che si tratta di gente che semplicemente non ha nulla di meglio da fare.
Una presa di coscienza che è bene che imparino anche i più giovani per non rimanere in balia della cattiveria della gente. Nel frattempo è auspicabile che i gestori dei social proteggano gli utenti, specialmente quelli più vulnerabili come gli adolescenti, dagli hater, fornendogli strumenti per impedire che questi diventino un assillo ed un tormento per i ragazzi in via di formazione.
Tornando alla Canalis e all’ultimo post, si tratta come spesso in queste pubblicazioni, di una serie di scatti pubblicitari. Elisabetta è testimonial di qualcosa e utilizza la propria immagine per pubblicizzarlo. Non è l’unica e non c’è nulla di male, tutti quelli che la criticano accusandola di esibizionismo, semplicemente mancano di capacità di comprendere le dinamiche attuali, o lo fanno perché lo trovano divertente o ancora perché hanno della frustrazione da sfogare.