Un’immagine capace di generare un’illusione ottica in chi la guarda può svelare il vostro vero io? Scopritelo sottoponendovi al test.
La psicologia è un ramo interessante del sapere umano, poiché studia i comportamenti delle persone per cercare di comprenderne le diversità e schematizzarle. Il nostro cervello funziona a collegamenti successivi, dunque ha bisogno di metri di paragone per comprendere ciò che non gli è conosciuto. Attraverso le associazioni logiche, infatti, è possibile apprendere nuove nozioni, per questa ragione tendiamo ad etichettare, catalogare e schematizzare qualsiasi conoscenza.
Il compito della psicologia è proprio quello di analizzare il comportamento umano per trovare degli schemi ricorrenti che possano permette di comprendere quale tipo di patologia affligge il paziente. Comprendere lo schema comportamentale di una persona è molto complesso, poiché ci sono tante variabili da considerare, ma una conoscenza approfondita delle sue esperienza passate, dei traumi e del contesto in cui è cresciuto, consentono di tracciare un profilo abbastanza affidabile.
Affinché la valutazione sia pertinente, però, è necessario che lo psicologo non abbia avuto rapporti con il paziente prima delle sedute. Il precedente rapporto, infatti, può interferire sulla valutazione, poiché l’esperto potrebbe aver formato sul soggetto già un’idea ben precisa e questo gli impedirebbe di essere razionale e scientifico nell’analisi delle informazioni che emergono durante le sedute.
Possibile dunque apprendere qualcosa sulla personalità di un paziente solo attraverso dei test successivi? Questo era il concetto su cui si basavano gli studi di Rorshach e anche la base della corrente psicologica Gestalt nata a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. Oggi tuttavia queste teorie sono state in gran parte screditate, poiché i risultati ottenuti dai test condotti sui soggetti attraverso l’osservazione di immagini dalla forma non ben identificata non sono risultati affidabili al punto da costituire un metodo scientifico.
Il test che vi sottoponiamo oggi, la cui paternità è stata attribuita allo psichiatra Roger Wolcott Sperry (senza però delle prove a supporto di questa genesi), va preso come un semplice gioco. L’immagine che potete osservare sopra, infatti, è diventata virale qualche anno fa sul web e di tanto in tanto emerge nuovamente.
Per sottoporvi al test dovete esclusivamente osservare l’immagine e indicare ciò che vedete prima tra una scimmia appesa ad un ramo e la testa di una tigre. In base alla vostra risposta ci sono dei profili psicologici differenti. Siete pronti a scoprire se il profilo si adatta alla vostra persona?
Quelli tra voi che hanno visto per prima cosa la testa di una tigre sono persone estremamente razionali e logiche. Preferite pianificare tutto in modo tale che non ci siano sorprese e che la vostra vita scorra su binari, senza scossoni o sorprese durante il cammino. Non siete condizionati dalle vostre emozioni e quando progettate il raggiungimento di un obiettivo non c’è nulla che possa distogliervi dal vostro intento. Amate la matematica e la scienza.
Quelli tra voi che invece hanno visto la scimmia appesa ad un ramo sono persone emotive, passionali, creative e sognatrici. Non amate pianificare la vostra vita, ma vivete sull’onda del momento e decidete in base a quelle che sono le vostre sensazioni. Nel vostro futuro non vedete degli obbiettivi prefissati, ma la realizzazione di sogni. Spesso disordinati e confusionari, possedete un vostro ordine interiore incomprensibile dall’esterno. Prediligete le materie artistiche e umanistiche.